Patrizia prima di essere inserita nel team lavorativo, della Spa di Vair, Vero nel dialetto locale, ha seguito un periodo di formazione durato oltre due mesi e che di fatto continua ogni anno. Come coppia in evoluzione, io e lei condividiamo buona parte di quello che ci accade, così anche io ho potuto vivere insieme a lei questo momento.
L’aspetto che mi ha colpito della Formazione a Vair è che oltre ad insegnare le tecniche per i trattamenti in cabina, buona parte della formazione era dedicata alla crescita personale.Un aspetto che mi ha sorpreso e colpito in positivo è che ogni membro/terapista viene invitato a partecipare ad un corso di almeno 5 giorni di Vipassana.
Non è stato un caso che io e Patrizia siamo arrivati lì. Infatti la storia si fa interessante. Durante il nostro viaggio in India, più precisamente in un ritiro di 10 giorni di Vipassana, abbiamo conosciuto Patrizia Bortolin e Stefano Battaglia, che ci hanno parlato del progetto Vair Spa avviato in Puglia da più di 5 anni. Così dalla Vipassana a Vair, inizia un nuovo percorso per la nostra vita. Infatti è gia trascorso un anno da quando Patrizia, la donna che amo, collabora in questo progetto ed anche io, me ne sento in qualche modo partecipe.
Grazie alla Director’s Spa Patrizia Bortolin, che consigliando lo studio di libri di autori quali Eckhart Tolle, Lowen, Bruce Lipton, Salvatore Brizzi e tanti altri, ho potuto avvicinarmi al concetto di Spa a cui loro aspirano. L’aspetto comune di questi autori è che con il loro messaggio hanno reso di nuovo attuale il tema di come condurre una vita felice e libera. Naturalmente ho approfittato anch’io e divorato ogni libro suggerito. La scoperta è stata incredibile: la mente e l’ego sono la maggiore fonte di squilibrio nel corpo. La conseguenza è la nascita di sintomi fisici che interpretiamo come malattia.
Buddha 2500 anni fa aveva compreso questa grande verità, e decise di mettersi al servizio di tutti coloro avessero voluto ricevere il Dhamma. Un percorso di liberazione, grazie all’insegnamento della meditazione Vipassana. Già abbiamo parlato di questa tecnica in un post precedente e quì non approfondiremo ulteriormente. Ma vorrei ora spiegare il titolo degli utimi due post:”Il potere di adesso“; questo è anche il titolo di un libro di Eckhart Tolle.
Nella sintesi più estrema, in questo libro è evidenziato come i nostri disagi sorgono quando la mente è occupata in pensieri riguardanti il passato o il futuro. Ma come ben evidenzia l’autore del libro il passato è qualcosa che è andato e non esiste più, il futuro è qualcosa che ancora non è accaduto, quindi l’unico momento esistente è l’adesso, il presente. Riformulando il tutto: il passato è la somma di tutti i nostri momenti presenti fino a quello attuale; il futuro sarà la somma di tutti i momenti presenti che verranno. Quindi, immergiamoci completamente nel momento presente senza giudizio e con la massima apertura di Cuore. Solo così possiamo andare a contattare la parte più profonda di noi il Sè.
Leggendo Bruce Lipton e Gregg Braden ho poi capito come la visione che noi abbiamo della vita dipenda dalle nostre credenze e dagli schemi mentali che seguiamo. Gli autori spiegano che nascendo siamo come degli hardware vuoti e che con l’educazione e le relazioni con gli altri, veniamo dotati nel tempo di programmi o software che entrano in funzione automaticamente ogni volta che ci troviamo davanti ad una determinata situazione. Il nostro subconscio crea attraverso le esperienze passate vissute un bagaglio che ci “aiuta”(o a volte ci imprigiona) a riconoscere le situazioni presenti e ci spinge a reagire in una certa maniera sulla base appunto delle esperienze passate. Facendo un esempio, vi è mai capitato da bambini di raccogliere un mazzolino di fiori pensando di far piacere alla mamma ma rientrati in casa, lei ha reagito dicendo “Oddio!!! sei pieno di terra!, stai sporcando ovunque!”. E’ probabile che da grandi quando dovremo fare un regalo alla nostra compagna sceglieremo una pianta finta piuttosto una che sporca! A livello di programmazione subconscia avremo quindi dentro di noi due spinte conflittuali: da una parte la voglia di avvicinarci e dall’altra la paura di essere respinti dall’altra persona.
Nel suo secondo libro “Un nuovo mondo” Eckhart Tolle fornisce un ulteriore approfondimento descrivendo come la sofferenza nasce dalla separazione tra noi ed il mondo. Lui parla de: il Corpo di dolore. Identificandoci con il nostro ego ci separiamo dal resto, finendo con l’essere disposti a difendere l’ego a costo della nostra stessa vita.
Osservando invece la nostra madre terra nei suoi aspetti naturali potremo facilmente notare che ogni elemento è in perfetto equilibrio con il resto. Ogni pianta, ogni roccia, ogni animale, grande o invisibile che sia, è inserito in quello che si definisce un ecosistema ossia un sistema che si auto-rigenera. Noi umani ci siamo distaccati dal sistema naturale e nel tempo abbiamo perso la nostra vera essenza. Questa è secondo me la causa di ogni malattia. Non è un caso se le popolazioni che si ammalano di più sono quelle che più di altre vivono in maniera artificiale, lontane dalla natura che viene anzi sfruttata.
Per fare una metafora userò un esempio tratto da “Malattia e destino” di Thorwal Dethlefsen e Rudiger Dahlke.
….Le cellule cancerogene sono delle normali cellule che ad un certo punto della loro vita per cause inspiegabili apparentemente smettono di “eseguire gli ordini” ed iniziano a ribellarsi al sistema di appartenenza (fegato, polmoni, ghiandole endocrine, pelle etc.). Iniziano a comportarsi in maniera diversa dalle altre e si riproducono velocemente creando le masse tumorali. La miopia delle cellule cancerogene è che andando a compromettere il funzionamento del sistema provocano la morte del corpo e la conseguente autodistruzione! L’uomo è un po’ come la cellula cancerogena: pensando esclusivamente al progresso ed ai propri fini porta a distruggere il sistema (la madre terra) che permette la sua stessa sopravvivenza…
Come la più piccola cellula della pelle è collegata a tutte le cellule degli altri organi e tutti gli organi con le loro funzionalità sono collegati nel perfetto funzionamento del corpo così gli uomini sono collegati uno con l’altro e come pianeta terra siamo collegati agli altri pianeti di questo sistema solare e come sistema solare siamo collegati a tutti i sistemi solari nelle galassie e così via. Detto ciò non posso che convincermi del fatto che tutto ciò che ci separa dal resto porta inevitabilmente a sofferenze e squilibri.
Come possiamo quindi recuperare quel senso di naturalezza che ci farà vivere in maniera armoniosa e felice?
Nel prossimo post parleremo di questo.
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