Il Didgeridoo è uno strumento a fiato molto antico originario degli Aborigeni australiani.  Viene ricavato da un ramo di eucalipto poi, scavato dalle termiti.

Secondo le antiche tradizioni, poi confermato anche dalle teorie della fisica quantistica, noi siamo composti di vibrazioni che viaggiano a determinate frequenze.

Tutti gli strumenti musicali producono vibrazioni udibili attraverso il suono. Alcuni strumenti come ad esempio il Gong, il Tamburo, le Campane Tibetane o il Didgeridoo, sin da tempi più lontani, sono stati usati nelle cerimonie celebrative e di guarigione.

La spiegazione dei particolari effetti di trance indotti nelle persone dal suono di questi strumenti si deve all’effetto delle vibrazioni che risuonano con le onde cerebrali prodotte dal nostro cervello.

Durante una sessione di massaggio sonoro – di 10 o 20 minuti – il ricevente si sdraia comodamente su un materassino e tramite le onde sonore si permette alla mente di rallentare il flusso di pensieri ed il cervello produce onde cerebrali simili a quelle dello stato di sonno. Si ottiene così un profondo rilassamento che aiuta a ritrovare un equilibrio psicofisico.